Ho comprato il libro del nuovo Papa, quello in cui “il nuovo
Papa si racconta”. 130mila copie vendute in una settimana, dicono. Io ero
rimasta un po’ indietro sulla conoscenza di questo Papa, che è stato eletto
giusto due giorni dopo la nascita di Fagiolo – e questi mesi sono stati un po’
caotici, ho fatto fatica a leggere con calma quello che lui diceva. Ricordo
che, all’ospedale, non riuscivo ancora ad alzarmi e chiamavo l’ostetrica per
sapere chi avevano eletto, quando si è saputo della fumata bianca. L’ostetrica
era gentile ma pare avesse cose più urgenti da fare che tenere aggiornata me. Il giorno seguente, cercavo una televisione per vederlo in faccia, questo Papa;
ma niente da fare: l’unico schermo disponibile in reparto trasmetteva no-stop 24 ore su 24
un improbabile filmato sui vantaggi dell’allattamento al seno, con accenni che definirei comici, come quando mostravano altrettanto improbabili mamme svedesi che
allattavano mentre erano in palestra (certo, come no, l’ho fatto anch’io
diverse volte…).
Comunque, adesso ho il libro, e ho recuperato. Anche questa,
una lettura che suggerisco. Non me l’aspettavo ma parla (anche) di crisi, della
storia di crisi passate, in Argentina, della sua famiglia, del costruire e
ricostruire una vita, del lavoro e del riposo. Bello.
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