domenica 12 maggio 2013

Riflessioni (alate) nel giorno della festa della mamma... risalendo nel tempo e nelle generazioni


Mia nonna non parlava mai di questa crisi. Non la calcolava proprio, come direbbero i miei figli. Eppure ha vissuto anche questi ultimi anni di crisi, gli ultimi di una lunga vita: eravamo insieme al mare quando, nel 2011, si cominciava a parlare di spread. Non mi è mai venuto in mente di chiederle il perché. E adesso, che non posso più chiederle, questa domanda continua a ritornarmi.

Forse davo per scontato che fosse solo l’età, più di novant’anni, che l’avevano resa più leggera, più fanciullesca. Forse perché una nonna nata nel 1920 “in bassa Italia”, che si era sposata in piena guerra, che era stata “sfollata a Baggio” per sfuggire alle bombe, che aveva ricostruito una famiglia partendo dal nulla… insomma, forse, ne aveva viste tante, di crisi, tante da far impallidire questa; e aveva visto l’Italia uscire dal buio tante volte. Forse questo silenzio non era inconsapevole ma una profonda lezione.

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